Progettare l'impianto allarme via filo

Come progettare il tuo impianto
via filo
Sistemi di allarme cablati o sistemi di allarme
wireless?
Questa è la domanda che ci fanno più spesso...
Entrambe le due tipologie servono allo stesso scopo ovvero la garanzia di
difendere la nostra casa da intrusioni indesiderate.
Eppure, c'è sempre un lungo dibattito su quale tipologia di allarme è migliore.
Ebbene, entrambe le soluzioni hanno i loro punti di forza ed entrambe hanno i
loro punti deboli, ma tutto questo si riduce sempre e solo ad una questione di
preferenza e di opinione.
In un sistema di allarme filare esiste un cablaggio del sistema che collega
tutti i rilevatori di movimento, finestre, porte e contatti direttamente alla
centrale, e dicono alcuni, eliminando la possibilità di falsi allarmi.
Inoltre, se si sta costruendo una nuova casa e si vuole installare un sistema di
sicurezza, il consiglio migliore è quello di realizzarlo cablato, senza dubbio.
In questo modo, il sistema diventa un elemento permanente ed integrante
all'interno della casa, quindi l'aggiunta di valore nel lungo termine.
Altri ti diranno, a prescindere che sia una nuova casa o no, che il sistema
filare è la strada migliore da percorrere.
Questo perché i sistemi filari hanno un a connessione diretta rispetto ad un
impianto progettato in R.F. (radio frequenza).
Sì è
vero, per il sistema filare ci vorrà più tempo per effettuare l'installazione,
ma alla lunga non ci saranno tante parti da sostituire o le batterie da
sostituire.
Se hai scelto di installare un sistema filare allora di seguito trovi i
consigli per strutturarlo correttamente.
Come progettare il tuo impianto di allarme antifurto
- Scegli la centrale
da utilizzare
Per scegliere il tipo di centrale la prima domanda da porsi è di quante zone
sia ha bisogno:
da
2 o 8 zone
oltre
le 8 zone (centrale componibile)
Per rispondere a questo la prima cosa da chiedersi è il numero totale di
sensori che desideriamo utilizzare nell'impianto.
Considera che se il numero di zone è inferiore al numero di sensori potrai
facilmente effettuare un raggruppamento dei sensori in serie tra loro per
farli gestire ad un'unica zona.
Un esempio di raggruppamento dei sensori potrebbe ad esempio essere per
tipologia, o per tipo di protezione, o per piano dell'abitazione, o per
gruppo giorno/notte.
Come capire di quante zone hai bisogno:
- Numero totale di sensori
- Numero gruppi di sensori (area interna, perimetrale, esterna)
- Scegli il tipo di
attivazione del sistema
L'attivazione in un impianto filare può essere effettuata mediante chiave
elettronica o tastiera.
La differenza sostanziale tra i due tipi di attivazione sta nel fatto che:
- La chiave elettronica può essere utilizzata anche dall'esterno, con il
vantaggio di non dover impostare alcun ritardo sulle zone ne in ingresso ne
in uscita
- La tastiera deve essere posizionata all'interno, quindi è necessario
ritardare la zona di ingresso all'abitazione per un tempo tale che ci
permetta di entrare e disattivare l'allarme prima che suoni, e di
conseguenza un tempo di uscita che ci consenta di attivare l'allarme ed
uscire.
Centrali che consentono l'uso combinato sia della chiave elettronica che
della tastiera
Tastiere abbinabili
Chiavi elettroniche abbinabili
Centrali a cui può essere aggiunto il
kit chiave elettronica
- Tipo di protezione
La protezione che metterà in atto il tuo sistema di allarme può essere di
diversi tipi:
-
Perimetrale
(protegge tutti gli accessi, quali porte e finestre, comprese tapparelle,
persiane, velux etc...)
In assoluto la più diffusa e la più efficace, in quanto consente di poter ad
esempio tener attivo il sistema anche rimanendo in casa.
-
Interna
(protegge l'interno dell'abitazione rilevando presenze e movimenti)
Questo tipo di protezione non può essere utilizzata quando si è in casa.
L'utilizzo di questo tipo di protezione è sempre da sconsigliare se è
l'unico tipo di protezione fornita dall'impianto, in quanto l'allarme
avverrà solo quando l'intruso sarà già all'interno dell'immobile, quindi il
danno a porte o infissi è già stato fatto.
Può essere un giusto completamento di altri livelli di protezione, come il
perimetrale o la protezione esterna.
Esistono comunque sensori che consentono di non rilevare la presenza di
animali domestici grazie a particolari tecnologie, dandoci la possibilità di
utilizzare questo tipo di protezione anche se in casa abbiamo cani o gatti.
-
Esterna
(protegge tutta l'area esterna della vostra abitazione impedendone
l'avvicinamento)
E' sicuramente la miglior protezione perche impedisce l'avvicinamento alla
vostra abitazione.
Esistono sensori da esterno di tutti i tipi, immuni agli animali, a tenda
etc...
Utilizzando questo tipo di protezione l'allarme avverrà ancora prima che
l'intruso sia giunto a contatto con infissi o porte, salvaguardandoli da
danni ed effrazioni.
E' da sfatare il vecchio detto che la protezione esterna va utilizzata solo
in presenza di giardini: oggi molti appartamenti hanno le finestre che si
affacciano su un balcone, quindi è sufficiente proteggere anche con un solo
sensore il balcone per prevenire l'intrusione.
- Protezione interna
contro incendi, fughe di gas, gas soporifero
Consigliamo sempre di aggiungere protezioni contro l'uso di
gas narcotici, fughe di gas
metano e
gpl o fumo dovuto ad incendio
-
Scegliere
il tipo di sirena
La scelta della sirena è di fondamentale importanza poiché una volta che
l'impianto è andato in allarme, sarà affidato a questa il compito di
avvisare chi nelle vicinanze del tentativo di furto.
Consigliamo sempre l'utilizzo combinato di sirena interna ed esterna in modo
da avere la sicurezza che la segnalazione avvenga sempre.
La
sirena da esterno, oltre ad essere autoalimentata, può essere
con antischiuma o meno.
La scelta della sirena con l'antischiuma è utile se l'installazione della
stessa avviene in un posto facilmente raggiungibile, basso.
E' inutile utilizzare una sirena antischiuma se magari questa viene montata
su un tetto o su un camino ad altezze che richiedono comunque l'uso di
lunghe scale o ponteggi per raggiungerle.
-
Avvisatori
telefonici
Spesso è fondamentale utilizzare un avvisatore telefonico, chiamato anche
combinatore telefonico, che ci avvisa a distanza dell'allarme del nostro
impianto consentendoci di intervenire anche se non siamo a portata utile per
udire la sirena.
Inoltre con l'avviso telefonico (che può essere un SMS o una chiamata con
messaggio da noi stessi registrato) potremo avvisare chi è in zona di
controllare cosa accade, magari un vicino.
Altra funzione da non sottovalutare è la possibilità di avere una serie di
segnalazioni tecniche come ad esempio la mancanza della rete elettrica, il
sabotaggio e non ultima la possibilità di gestire da remoto l'attivazione e
disattivazione del sistema.
- Scelta del cavo di
allarme
Negli impianti di allarme si utilizzano specifici tipi di cavi schermati con
un numero variabile di conduttori.
Quello più utilizzato è il
cavo a 6 conduttori, perché una coppia di conduttori è usata per
l'alimentazione del sensore, una coppia per il segnale NC di allarme ed una
coppia per il segnale di sabotaggio del sensore.
- Non dimenticare le
batterie di auto-alimentazione della centrale e della sirena esterna
Sono fondamentali perché in assenza di esse, se viene a mancare
l'alimentazione della rete elettrica l'impianto cesserà di funzionare.
La scelta della
batteria è fondamentale e va effettuata in base al numero di periferiche
che devono essere alimentate dalla stessa. Quindi maggiore sarà il numero di
sensori da gestire, maggiore dovrà essere l'amperaggio della batteria.
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